Cos’è la shelf-life degli alimenti e come si definisce? Oltre al mantenimento di una corretta catena del freddo, quali altri fattori contribuiscono a una corretta conservazione?
Oggi i consumatori sono molto attenti e valutano ogni dettaglio, prima di scegliere cosa acquistare, soprattutto quando si tratta di prodotti alimentari.
Di conseguenza, le aziende devono prestare maggior attenzione alla shelf-life e alla conservazione dei cibi, considerandoli fattori cruciali per garantire il massimo della sicurezza e, al contempo, rispettare la compliance stringente sul tema.
Vediamo, dunque, di cosa si tratta e come il Gruppo SIAD si pone al fianco degli operatori del settore con soluzioni all’avanguardia ed efficienti che migliorano la shelf-life degli alimenti, grazie all’uso dei gas.
Cos’è la shelf-life degli alimenti: definizione, significato e approfondimenti
La traduzione letteraria di shelf-life è “vita a scaffale” e il suo significato è identificabile nel periodo che intercorre tra la produzione degli alimenti e la loro data di scadenza.
Più tecnicamente, la definizione di shelf-life è ritrovabile nella norma UNI 10534-2005 e indica “quel periodo di tempo che corrisponde, in determinate condizioni di conservazione, di una tollerabile diminuzione delle qualità organolettiche, chimiche, fisiche, microbiologiche e strutturali dell’alimento”.
Pertanto, stabilire la shelf-life dei prodotti alimentari significa evidenziare la data limite entro la quale è possibile consumarli in sicurezza, in quanto non contengono microrganismi pericolosi e non hanno subito variazioni di sapore, odore e colore, o la perdita di nutrienti e vitamine. Conservare al meglio e in sicurezza ha anche un notevole impatto nel segno della sostenibilità: ottimizzando la distribuzione, evitando di ritirarli precocemente dallo scaffale e e rendendo più facilmente utilizzabile il prodotto in sicurezza riduce gli sprechi.
Shelf-life primaria e shelf-life secondaria
Per essere più precisi, è necessario distinguere tra shelf-life primaria e shelf-life secondaria (o shelf-life residua). La prima fa riferimento al periodo che va dalla produzione fino al momento in cui l’alimento viene aperto, la seconda riguarda la conservazione delle proprietà organolettiche, dopo l’apertura della confezione.
Quali fattori influenzano la shelf-life del prodotto
Diversi sono i fattori da tenere sotto controllo e che possono generare variazioni negative nelle proprietà degli alimenti, eccone i principali:
- Esposizione alla luce
- Variazioni di temperatura
- Azioni ossidative
- Contaminazione microbiologica
Determinazione (o validazione) della shelf-life dei prodotti alimentari: ecco come si calcola
La normativa vigente non stabilisce puntualmente le modalità di determinazione della shelf-life dei prodotti alimentari, ma pone a capo dei produttori la responsabilità di individuarla.
Da qui la necessità di rivolgersi a laboratori specializzati che, per effettuare il calcolo della shelf-life (shelf-life validation), andranno a mettere in atto una serie di analisi in un dato periodo di tempo e in determinate condizioni di conservazione, sulla base dei driver di accettabilità, parametri specifici per ogni tipo di alimento, dal sapore all’odore, fino alle proprietà nutrizionali, considerando soprattutto la sicurezza igienico sanitaria.
Gas e shelf-life: quale ruolo hanno i gas nella conservazione degli alimenti
Ma, quindi, come allungare la shelf-life degli alimenti? I gas hanno un ruolo importante nella conservazione alimentare e nel prolungare la vita a scaffale degli alimenti.
Ciò significa che il loro utilizzo si inserisce come un’operazione tecnologica di supporto che, unitamente ad altri interventi (mantenimento catena del freddo, packaging corretto, tutela da luce e ossidazione…), protegge il prodotto dal deterioramento anticipato, affinché non perda caratteristiche organolettiche e valori nutrizionali.
Utilizzando i gas alimentari come azoto, ossigeno, anidride carbonica e argon, singolarmente o miscelati tra loro, è possibile creare un confezionamento in atmosfere protettive o modificate (MAP, Modified Atmosphere Packaging) che rallenta il deterioramento dei cibi, ottimizzandone la conservazione e producendo benefici per tutta la catena del food, dal produttore al consumatore.
Gli esempi sono diversi, dall’impiego dell’azoto per eliminare l’ossigeno dalle confezioni di prodotti deidratati e secchi o da forno, passando per l’utilizzo dell’argon nell’imbottigliamento dei vini pregiati, fino all’anidride carbonica, che ritarda la proliferazione batterica o dei funghi nella conservazione di carne, pesce e pasta fresca. Relativamente all’ossigeno normalmenteva eliminato e combattuto, ma in taluni casi deve essere mantenuto in specifiche percentuali. Ad esempio, nel caso di pesce (come salmone, tonno) o carni rosse (come manzo e maiale), deve essere mantenuto a elevate percentuali per evitarne l’imbrunimento.
Le soluzioni SIAD per allungare la shelf-life degli alimenti
Il Gruppo SIAD ha un’attenzione particolare per l’industria alimentare, uno dei capisaldi dell’economia italiana, contribuendo a far sì che sulle tavole di tutto il mondo arrivino prodotti perfetti che stimolino gusto, vista e olfatto.
Grazie all’esperienza decennale nel campo, abbiamo messo a punto prodotti, tecnologie e soluzioni applicative di elevata qualità, con l’obiettivo di essere partner degli operatori del settore nel segno della sicurezza alimentare.
Foodline, la linea innovativa per aumentare la shelf-life
In questa direzione abbiamo progettato Foodline, una linea innovativa di prodotti per il confezionamento alimentare, nata per ottimizzare la vita del cibo.
Azoto, ossigeno, anidride carbonica e argon o una miscela tra loro, assicurano una serie di benefici ai produttori del Food & Beverage, ad esempio:
- Maggiore capacità di pianificazione produttiva e processi più efficienti
- Riduzione dei costi di produzione
- Maggiore capacità distributiva
- Maggiore durata della conservazione delle qualità organolettiche degli alimenti
- Riduzione degli scarti di produzione
- Livelli più elevati di sicurezza alimentare
- Riduzione degli sprechi alimentari ed ecosostenibilità
Ne sono un esempio le esperienze delle aziende che l’hanno già testata.
Ma il Gruppo SIAD non si limita alla fornitura di gas e miscele, va oltre. Offriamo tutti i servizi annessi: dalla progettazione all’installazione, al monitoraggio, il tutto creato ad hoc sulla esigenza specifica del settore e del produttore.
Aroma+, il sistema di food packaging che esalta i profumi
Oltre alla sicurezza alimentare, una parte importante dell’esperienza del consumatore è data dall’esperienza sensoriale.
Alcuni confezionati deperibili, all’apertura del packaging, possono sprigionare odori poco gradevoli e non corrispondenti all’eccellenza del prodotto, non a causa della scorretta conservazione o dalla scarsa qualità dell’alimento, ma a causa della fisiologica e naturale presenza di composti organici volatili.
Per rispondere a questa esigenza è nato Aroma+, un innovativo sistema di food packaging, in atmosfera modificata e aromatizzata, capace di esaltare le caratteristiche dei confezionati deperibili. Grazie a una miscela di gas e aromi permettono al consumatore di percepire olfattivamente le migliori caratteristiche del prodotto confezionato.