Il settore delle coltivazioni indoor sta crescendo sempre di più, delineando un trend ben preciso: l’agricoltura protetta, per rispondere anche alle crescenti esigenze legate alla sostenibilità, si sta sempre più affiancando all’agricoltura tradizionale.

Molti sono i progetti di investimento privati e pubblici nella realizzazione di impianti di agricoltura indoor: le ragioni principali sono molteplici e da trovarsi nella necessità di nuove soluzioni alle problematiche incalzanti, legate al contenimento dei consumi e all’efficientamento delle risorse, ai cambiamenti climatici e agli spazi verdi disponibili.

L’espansione del mercato dell’agricoltura ad ambiente controllato (CEA, Controlled Environment Agriculture) è facilitata dai progressi tecnologici realizzati nel settore: progettazione di impianti e sistemi di illuminazione artificiale specifici per l’ambiente al chiuso, oltre ad automazioni per il controllo di parametri quali temperatura, luce, umidità e ricircolo dell’aria, come anche per la gestione del tenore di CO2 nella camera di crescita.

I gas e le differenti applicazioni possono rispondere alle diverse necessità nella coltivazione di vegetali, funghi, piante medicali e ornamentali, fiori e microalghe.

Ma, in particolare, l’importanza dei gas nel settore risiede proprio nella capacità di questi ultimi di essere impiegati in tutte le tipologie di struttura e metodologie di coltivazione indoor.

Rispetto alle tipologie di struttura possiamo citare:

  • GreenHouse: produzione in serra tradizionale, più comune per piante, pomodori e ortaggi in genere;
  • Vertical farm (o indoor farming): la nuova frontiera della coltivazione protetta in serra verticale.

Le principali metodologie sono:

  • Coltivazione a terra di tipo tradizionale con sementi a dimora nel terreno;
  • Coltivazione fuori suolo, con radici in acqua, aria o substrati drenanti (aeroponica, idroponica e acquaponica).

Nello specifico, proprio il comparto della coltivazione fuori suolo, secondo i dati di PitchBook, società di analisi del mercato degli investimenti in innovazione e riportati da Il Sole 24 Ore, ha raggiunto, nel mondo, un giro d’affari di 4 miliardi di dollari (tenendo conto delle apparecchiature, del lavoro e dei materiali necessari) e cresce al ritmo del 25% l’anno.

L’Italia, in realtà, segue con ritardo il trend delle coltivazioni indoor. Se a una prima analisi, sembrava non essere una soluzione indispensabile, entrando nello specifico del tessuto produttivo e le caratteristiche climatiche del nostro territorio, si riscontra come ciò non sia vero.

Coltivazioni indoor, tutti i vantaggi

I vantaggi in termini di sostenibilità, risparmio di fertililizzanti e integrazione energetica attraverso le fonti rinnovabili (minor spreco d’acqua, utilizzo dei pannelli solari, …) sono indiscussi e hanno portato il tema in primo piano anche da noi, con numerose realtà che si sono attivate in maniera organizzata e strutturata. Oltre a ciò, cresce anche  l’attenzione delle istituzioni pubbliche interessate a dare nuova vita a spazi urbani dismessi.

E ancora, la coltivazione indoor si dimostra un business altamente vantaggioso per imprese che puntano a maggiori opportunità di mercato, con la possibilità di programmare la produzione, raggiungendo standard di qualità decisamente elevati.

L’utilizzo dei gas nelle varie tipologie di agricoltura indoor

Come abbiamo visto, l’impiego  dei gas è diffuso e compatibile con tutte le tipologie attualmente in uso di coltivazioni indoor, ma analizziamo nello specifico i campi di applicazione e le tecnologie coinvolte.

Concimazione carbonica

La concimazione carbonica è la tecnica che riveste un’importanza cruciale al fine di aumentare la produttività nella coltivazione protetta.

Il monitoraggio della concentrazione di anidride carbonica (CO2) è fondamentale in quanto il settaggio puntuale di questo gas, incrementandone il tenore, favorisce la fotosintesi clorofilliana, processo necessario al nutrimento e alla crescita delle piante.

A seconda della tipologia della pianta, è stato stimato che il dosaggio di anidride carbonica in ambiente di crescita aumenta fino al 40% la produttività della serra, migliora l’uniformità delle dimensioni, delle forme e dei colori dei vari prodotti.

Irrigazione arricchita

Siamo nel campo delle coltivazioni fuori suolo e nello specifico nella coltura idroponica.

Questo tipo di coltivazione indoor consiste nell’immersione (totale o parziale) in acqua dell’apparato radicale delle piante, anziché nella terra.

Il gas coinvolto, in questo caso, per ottimizzare la pratica agricola, è principalmente l’ossigeno. Infatti, l’utilizzo di acqua arricchita di O2 (ma anche da miscele di gas performanti) favorisce la crescita e il mantenimento efficiente delle piante.

Altri campi di applicazione: termoregolazione, estrazione e atmosfera protettiva

La gamma di applicazioni dei gas nell’agricoltura indoor è davvero ampia, citiamo qui alcuni esempi ulteriori.

  • Termoregolazione substrato: soprattutto nella gestione  del trasporto del substrato, utilizzato nella coltivazione di funghi. Grazie all’utilizzo di neve carbonica è possibile controllare la temperatura del substrato che altrimenti aumenterebbe, provocando un’anticipata germogliazione del prodotto;
  • Estrazione: soprattutto indicata per la produzione di estratti da canapa medicale è un’operazione che agisce al fine di estrarre THC e sostanze biochimiche con ghiaccio secco e/o anidride carbonica supercritica;
  • Atmosfera protettiva: l’utilizzo di gas puri o miscelati per la conservazione è indicata per tutte le produzioni.

L’impegno di SIAD e il Laboratorio Gas per la vita

L’impegno del Gruppo SIAD verte nella direzione di un costante processo di ricerca e sviluppo che mira ad ampliare le nostre competenze e favorire la svolta efficiente nel settore dei gas impiegati per le coltivazioni indoor.

Garantiamo il massimo della qualità ai partner che si affidano a noi, partendo da alcuni punti cardine e un know-how unico:

  • CO2 eco-virtuosa: la CO2 prodotta dal nostro gruppo è al 100% di recupero da filiera biogas;
  • Protocollo Microbiologicamente testato: il nostro protocollo di verifica della sicurezza e della qualità microbiologica dei gas alimentari è diventato di un riferimento per enti di controllo e organismi di vigilanza;
  • TPI: Tecno Project Industriale, società del gruppo che progetta e realizza impianti di recupero e cattura CO2 e impianti di upgrading biogas;
  • Assistenza tecnica: conoscenza specialistica, con esperienza consolidata sul campo e soluzioni impiantistiche e di distribuzione dei gas sviluppate sulle necessità dei singoli casi.

Il laboratorio R&D e i progetti futuri per la coltivazione indoor

Abbiamo strutturato un innovativo laboratorio di ricerca e sviluppo per individuare nuovi prodotti, metodologie e applicazioni dei gas in campo medicale e alimentare.

In questo momento, sono in fase di studio nuove miscele con gas performanti al fine di migliorare la produzione, la resistenza e la conservazione degli ortaggi in idroponica e MAP, oltre a soluzioni per evitare pesticidi nell’acqua di ricircolo nella coltivazione fuori suolo.

Inoltre, la collaborazione con i nostri partner stimola lo studio di nuove soluzioni che possono migliorare il settore, partendo da casi pratici e specifici. Ad esempio, i nuovi test sulla concimazione carbonica per favorire la fotosintesi di determinati vegetali o lo studio di una soluzione di acqua arricchita con gas performanti per favorire la crescita dei vegetali, nati dalla collaborazione con un’azienda che produce ortaggi in idroponica.

SIAD non si ferma alla sola fornitura di gas: da sempre orientata a sperimentare, affiancando il cliente nella ricerca di soluzioni innovative.